Veneto

Proroga!!! Evasione.3_Adria anche dopo i tempi romani

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Museo Archeologico Nazionale di Adria
giovedì 8 marzo 2018 dalle ore 08:30 alle ore 19:30
domenica 20 maggio 2018 dalle ore 08:30 alle ore 19:30

ATTENZIONE!!!
PROROGA LA CHIUSURA FINO AL 20 MAGGIO 2018!!!

INAUGURAZIONE
…ADRIA ANCHE DOPO I TEMPI ROMANI…
"Il Rinascimento ritrovato della collzione Bocchi"

Ancora una volta dobbiamo riconoscere a Francesco Antonio Bocchi, cui tanto deve l’archeologia della nostra città, una capacità di osservazione non comune e un raro amore per ogni testimonianza del passato, quando scriveva: …L’arte figulina durò in Adria anche dopo i tempi romani, e ne fanno fede i cocci rinvenuti pochi anni or sono murati nella mensa di vecchio altare dell’antica Cattedrale; e soprattutto quelli che si estrassero (2-5 Giugno 1874) in grande quantità nello scavo del fondo del Canale della Tomba in prossimità del ponte di Santo Stefano, cocci rozzi, verniciati a nero, verde, ceruleo, giallo con fregi impressi e rilevati, non etruschi né romani, ma certo non moderni. E’ poi notevolissimo che in qualche fondo di tali vasi sono sigle graffite simillime alle antichissime…

E, con lo spirito di rendere omaggio alla famiglia Bocchi e di restituire per la prima volta alla città di Adria un pezzo dimenticato della sua storia, domenica 3 dicembre alle 17.00 presso il Museo Archeologico Nazionale di Adria verrà inaugurata la mostra, visitabile fino all’8 marzo 2018, “…Adria anche dopo i tempi romani… Il Rinascimento ritrovato della collezione Bocchi”, curata dalla dott.ssa Sandra Bedetti in collaborazione con Luca Doria, su ideazione e coordinamento di Alberta Facchi e Antonio Giolo. L’inaugurazione, cui seguirà un brindisi, sarà arricchita da una dimostrazione su materiali in replica offerta da Ceramiche Artieghi, che consentirà di comprendere appieno le tecniche di manifattura della ceramica rinascimentale. Le repliche prodotte saranno lasciate a disposizione del pubblico e delle scuole a scopo didattico per tutto il periodo della mostra.
I materiali rinascimentali Bocchi: una collezione ritrovata grazie alla sinergia tra istituzioni e una previsione di esposizione permanente al MAAD
Dopo il restauro, ora finalmente ricongiunti alla collezione storica.
Un passato non così remoto come quello cui siamo abituati visitando il museo archeologico, ma non per questo meno importante o suggestivo.
I magazzini del Museo Archeologico Nazionale, autentica miniera di testimonianze, da tempo conservavano questo consistente nucleo della collezione Bocchi, che per le differenze cronologiche con l’esposizione tradizionale non hanno finora trovato spazio nel percorso museale. Materiali però ritenuti importanti già nell’800 da Francesco Antonio Bocchi: la sua attenzione per tutte le vestigia della storia locale lo portava a non trascurare anche i rinvenimenti di oggetti apparentemente meno pregiati, ma comunque testimoni della continuità di quell'arte che, dopo aver prodotto i magnifici vasi da mensa usati dagli etruschi e dai romani, era proseguita nelle epoche successive con esempi che lo studioso apprezzava, malgrado fosse privo degli strumenti di analisi e studio utili per identificarli e datarli. In anni recenti, grazie all'attenzione dell’archeologia anche per i materiali di età post romana, è stato riscoperto anche questo settore fino ad ora poco conosciuto e valorizzato.
Alcuni pezzi, i più significativi e meglio conservati, dopo il restauro effettuato a Verona a cura della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, sono finalmente tornati ad Adria e sono stati ricongiunti alla collezione storica Bocchi grazie alla proficua collaborazione tra Enti diversi, statali e locali: la Soprintendenza, il Polo museale del Veneto da cui dipende il Museo archeologico nazionale, l’amministrazione comunale di Adria, la Fondazione Scolastica Carlo Bocchi.
In futuro potrebbero essere esposti al pubblico presso il MAAD (Museo d'Arte Adria Delta), insieme agli altri rimasti nei magazzini. La Fondazione, che negli ultimi anni è attiva insieme al Comune nella creazione del MAAD, ha finora destinato alcuni locali della sua sede a mostre temporanee e intende avviare le necessarie azioni per la messa a norma al fine di esporre i pezzi in forma permanente, una volta ottenute le debite autorizzazioni da parte del Polo Museale Veneto. La direzione e il personale del Museo archeologico nazionale, si sono attivati per rendere disponibile il materiale con l'obiettivo di esporlo e renderlo fruibile al pubblico in via permanente.

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