Arte e Cultura

I RECINI DA FESTA di Riccardo Selvatico

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La prima rappresentazione de I recini da festa, di Riccardo Selvatico, andò in scena il 4 aprile 1876, al Teatro Goldoni di Venezia. Fu un successo.

 

Una coppia di giovani sposi, ospitata dai genitori di lei, deve affrontare la nascita del figlioletto in grandi ristrettezze, poiché lo sposo Toni, giovane gondoliere, è stato ripudiato dal padre Bortolo, “paron de barca” contrario alle nozze del figlio, per dissapori di gioventù tra lui e Pasqual, padre della sposa.

Quest’ultimo, con la misera paga di barcaiolo,  non è in grado di provvedere alle necessità di tutti, e così all'insaputa dei giovani sposi, Conçeta, moglie di Pasqual,  rompe il salvadanaio ove erano contenuti i risparmi per la “cuna del fantolin” per pagare almeno  l’affitto di casa.

Figura che regge e risolve l'intreccio è la "comare levatriçe" Lucrezia: donna di grande cuore, simpatica e astuta, pronta a rimetterci del suo senza interessi personali, pur di risolvere la faccenda: Il giorno del battesimo i due vecchi nemici si rappacificano…