La costruzione della chiesa iniziò nel 1286 ad opera di un gruppo di frati dell’Ordine Carmelitano da poco giunti a Venezia. Originariamente venne dedicata a Santa Maria Assunta e denominata solo più tardi, del Carmelo o dei Carmini.
Lo stile iniziale, tipicamente gotico, subì nel corso dei secoli diverse trasformazioni e ampliamenti che durarono fino alla fine del XVII secolo, quando assunse l’aspetto attuale.
ESTERNO
Sul frontone della facciata rinascimentale a tre frontoni curvilinei sono poste le statue del Redentore, dell'Arcangelo Gabriele, della Vergine e dei Santi Elia ed Eliseo, attribuite a Giovanni Buora. Sopra il portale, in una nicchia, la statua della Madonna con il Bambino e sul lato sinistro un portale con un protiro trecentesco, ornato in di stile veneto-bizantino.
Il campanile è stato ricostruito nel 1676 da Giuseppe Sardi. La cella campanaria a pianta quadrata è sormontata dalla statua della Madonna del Carmelo, copia dell'originale distrutto da un fulmine nel 1979.
La pala di Cima da Conegliano con la "Natività con santi"
INTERNO
Gli altari furono ricostruiti a partire dal ‘600 e ornati con opere di grande pregio
Tra l'entrata e la sagrestia l’altare con la Presentazione di Gesù al Tempio di Jacopo Tintoretto.
Il primo altare è ornato dal dipinto San Nicola in gloria di Lorenzo Lotto e il secondo con la Natività con santi di Giambattista Cima da Conegliano.
La terza cappella sulla sinistra presenta la Lamentazione della Morte di Cristo di Francesco di Giorgio Martini e davanti al presbiterio si trovano alcune pitture di Marco Vicentino, Palma il Giovane e Gaspare Diziani.
Il soffitto, affrescato con la Glorificazione dello Scapolare, opera di Sebastiano Ricci il cui lavoro fu poi completato da Pietro Bianchini, su progetto di Abbondio Stazio di Massagno.
Sulla navata centrale vi si trovano 24 tele realizzate in quasi settant’anni, a partire dal 166,6 da artisti come Giovanni Antonio Pellegrini, Gaspare Diziani, Girolamo Brusaferro e Pietro Liberi.
Di fianco alla chiesa, sorge la Scuola Grande dei Carmini in cui è possibile ammirare un ciclo di affreschi di Tiepolo di notevole valore.
La pala di Lorenzo Lotto con "San Nicola in gloria"
Fonte:
• [Wikipedia]
• [VeniceWiki]